In due città italiane è sbarcato un museo che cerca di sconvolgere il concetto stesso di mostra ed esposizione, provare per credere.
L’idea è nata a Zagabria quasi dieci anni fa, nel 2015. Nella mente dei fondatori c’era l’intenzione di creare un museo che prima di tutto fosse divertente e che poi potesse anche educare: i due pilastri alla base dell’edutainment. Sfidare l’essenza delle gallerie e delle pinacoteche per giungere a un concetto nuovo, che non stanchi nemmeno alla seconda o alla terza visita.
Sì, perché il Museo delle Illusioni è in continuo cambiamento e non è mai lo stesso da un giorno all’altro, anzi da un momento a quello successivo! Ma vediamo più da vicino cosa vi si può trovare all’interno.
Museo delle Illusioni: cos’è e dove ha aperto in Italia e in Europa
Ogni singola stanza sfrutta uno o più concetti pescati dalla psicologia, dalla fisica, dall’ottica, dall’architettura e dall’arte per creare un mondo sospeso tra il reale e il surreale, tra il possibile e l’inimmaginabile. Non solo, ci si sbizzarrisce anche con matematica e biologia. Tutte le installazioni cercano di accendere la scintilla sia nei visitatori adulti sia in quelli più giovani, senza mai fallire. E soprattutto potete stare tranquilli che non serve essere esperti di scienza per poterle apprezzare.
È chiaro, l’intero progetto trae diretta ispirazione dal mondo della magia, sfrutta gli inganni più sofisticati e le più sottili illusioni per far capire come in verità siamo noi stessi a proiettare le nostre convinzioni sul mondo concreto, distorcendone i contorni, creando percezioni soggettive e singolari.
È possibile visitare il Museo delle Illusioni in circa 38 location sparse in tutto il mondo. Tra le principali capitali europee che lo ospitano ci sono Londra, Parigi, Madrid, Vienna, Atene, Bruxelles. In Italia possiamo visitare sia la sede di Roma che quella di Milano. Per quanto riguarda la Capitale, si trova a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria Maggiore. Tra le settanta attrazioni vi attenderanno anche creazioni specifiche dedicate alla città eterna. Come la magnifica accoglienza che riceverete da niente meno che il poeta Trilussa e fate attenzione perché il suo sguardo vi seguirà ovunque!
Anche Milano, in via Luigi Settembrini, a qualche minuto dalla Stazione Centrale, troverete i grandi classici del MOI. Come il Vortex tunnel e la gravità impossibile, la Stanza Ruotata che gioca con la prospettiva, la Stanza dell’infinito con i suoi specchi, la famosa sedia di Beuchet e tantissime altre con altrettanti stratagemmi impressionanti.
I vostri sensi saranno messi a dura prova e le vostre più consolidate certezze saranno scosse irrimediabilmente. Il consiglio spassionato è quello di non dimenticare a casa la fotocamera, sarà fondamentale per cercare di scattare la foto più originale o quella più assurda da postare sui social.
