Viaggio nel Medioevo barese, tra sacro e profano

A poca distanza dal capoluogo pugliese, quest’itinerario attraversa alcuni dei borghi più belli affacciati sull’Adriatico, da Mola di Bari fino a Monopoli passando per Polignano a Mare, senza tralasciare le preziose testimonianze storiche dell’entroterra, tra cattedrali medievali, castelli fortificati e santuari millenari.

Mola di Bari è una deliziosa località balneare a 22 km dal capoluogo pugliese, raggiungibile con la strada statale 16. Centro molto frequentato durante le Crociate, fu ricostruito da Carlo I d’Angiò che lo dotò nel 1278 di un Castello per difendere la costa a sud di Bari dalle frequenti incursioni dei pirati. La fortezza, completata nel 1281, domina il paesaggio del piccolo promontorio dove sorge il nucleo medievale di Mola. Danneggiato dopo l’assedio veneziano (1508), il castello assunse la forma attuale durante il regno di Carlo V che lo adattò alle nuove esigenze militari. I baluardi angolari e le mura a scarpata molto inclinate costituiscono i due elementi caratteristici di questo edificio, che assieme alla cinquecentesca Cattedrale di San Nicola è la principale attrazione della città pugliese. Da segnalare, per gli appassionati di cucina marinata la Sagra del Polpo, appuntamento che anima il litorale nell’ultimo fine settimana di luglio.

In una manciata di km verso l’interno della bassa Murgia si arriva a Rutigliano, località nota in tutto il mondo per la produzione del fischietto in terracotta che viene celebrato il 17 gennaio con una fiera. Si raccomandano anche la tradizionale Fiera di San Lorenzo (10 agosto), la Sagra dell’uva da tavola pugliese (settembre) e la Mostra Mercato dell’Antiquariato e del Collezionismo (prima domenica di ogni mese).

Abitata fin dall’età del Bronzo – lo testimoniano numerosi scavi che hanno portato alla luce una necropoli e una struttura megalitica dell’VIII-VII sec. a.C.). Rutigliano è un borgo antico ricco di palazzi d’epoca e dominato dai resti di un castello normanno con la sua torre maestosa. A pochi passi dalla fortezza si trova la chiesa di Santa Maria della Colonna, edificio romanico a tre navate che presenta sul portale una pregiata lastra monolitica (Cristo tra gli Apostoli) e all’interno un leggio marmoreo (XIII sec.), un’icona della Madonna delle Grazie (XIV sec.), un coro ligneo del Settecento e i dipinti di Samuele Tatulli e Domenico Carella (XVIII sec.). In tema di architettura religiosa trovano posto anche la chiesa conventuale di San Domenico (XVII sec.) e il Santuario del SS. Crocifisso (1630).

Prendendo la statale 634 per recarci a Conversano, incontriamo a due km prima del centro abitato l’ex abbazia medievale di S. Maria del Sepolcro, che conserva le spoglie del conte Giulio Antonio Acquaviva. Popolato fin dall’epoca paleolitica, il centro peuceta (identificato con l’antica Norba) si sviluppò attorno al trapezoidale castello normanno (XI sec.) con quattro maestosi torrioni. Nel 1710 la contessa Dorotea Acquaviva corredò la fortezza con un bel portale d’ingresso, il muro di cinta e il cortile a portici e logge. All’interno si possono ammirare splendide tele cinquecentesche di scuola napoletana. I segni del potere religioso sono testimoniati dagli edifici di culto sparsi per il centro storico: la chiesa a tre cupole del Monastero di San Benedetto (XI sec.) con una parte di chiostro romanico e la cripta (IX sec.), la Cattedrale e la chiesa a pianta centrale di Santa Caterina. Da non perdere assolutamente il Museo Archeologico, ubicato presso il monastero di San Benedetto, con reperti preistorici e di età greco-romana, oggetti d’arte medievale e moderna), e la Pinacoteca comunale, impreziosita dal ciclo pittorico della Gerusalemme liberata di Paolo Finoglio che fu realizzato su commissione del conte Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona e della consorte Isabella Filomarino.

Polignano a Mare sorge a picco sull’Adriatico a trenta km a sud di Bari. Il centro storico di origine medievale si affaccia sul porto antico, caratterizzato da costruzioni molto basse e da diverse grotte che si aprono lungo la scarpata. Nella Grotta dei Ladroni e nella Grotta del Guardiano sono state ritrovate tracce di popolamento che risalgono al Paleolitico medio e superiore.

Sorge su un ampio sagrato nel cuore del borgo la Cattedrale dell’Assunta (1295), edificio a pianta latina che conserva all’interno il prezioso presepe di Stefano da Putignano, un coro ligneo del XVII secolo e il cosiddetto cappellone con le reliquie di S. Vito. Non si può lasciare il territorio polignanese prima di aver assaggiato le delizia della pasticceria locale (fichi mandorlati, castagnelle di mandorle tritate e i taralli bagnati nello zucchero).

In un quarto d’ora d’auto, sulla statale 16 si arriva a Monopoli, che con i suoi 133 km di costa balneabile è tra i luoghi di villeggiatura più affollati della Puglia. Distrutta dai Bizantini nel 1042, occupata dai Normanni nell’XI sec. e dai Veneziani nel Quattrocento, diventò il principale centro di esportazione d’olio durante il Regno di Napoli. Il castello cinquecentesco sorge in riva al mare e fu fortificato dagli Angioini e da Carlo V (1552), che vi fece inglobare l’antico torrione cilindrico. Tra gli edifici di culto vanno menzionate la chiesa di S. Maria degli Amalfitani (XII sec.) in stile romanico pugliese con rimaneggiamenti del Settecento, la cattedrale di Maria SS. della Madia (XVII sec.) con un’icona bizantina della Vergine e diversi tesori, la chiesa cinquecentesca di San Domenico con un’abside di stile gotico e l’abbazia benedettina di Santo Stefano (1088), valorizzata dal pregiato portale rettangolare con archivolto a tutto sesto.

il territorio attorno a Monopoli è ricco di testimonianze religiose rupestri come la chiesa-grotta di Staveta a pianta irregolare col bel dittico della Vergine Odegitria, il Santuario rupestre di S. Cecilia e il tempietto di S. Bartolomeo di Padula, costruzione rurale voluta dai monaci Basiliani nel X sec. Si consiglia un’escursione attraverso le masserie fortificate dell’agro con una puntata alle Masserie Garappa, Losciale e Lamalunga.

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