Guidare all’estero: i 10 errori che ti mettono nei guai | Vietato sbagliare

Non è facile guidare un’automobile all’estero, poiché ci sono una decina di errori da non commettere assolutamente per non passare guai.

L’automobile è la colonna portante della società moderna, e senza le regole del codice della strada in tutte le città ci sarebbe il caos totale. Perciò, prima di mettersi alla guida bisognerebbe conoscere perfettamente tutte le regole del codice della strada dello Stato in cui si desidera guidare. Ma quando è nata la patente di guida? Gli esperti affermano che la Francia è stato il primo paese ad introdurre la patente di guida nel lontano 1883.

In quella occasione la patente fu rilasciata per permettere la guida di un triciclo a vapore. In Italia, invece, la prima patente fu data nel 1901 ad un torinese chiamato Bartolomeo Tonietto, l’autista di casa Savoia.

I 10 errori di guida da non fare all’estero

Chiaramente ogni Stato ha le proprie regole, quindi bisognerebbe conoscere approfonditamente il codice della strada straniero, prima di iniziare a guidare un’automobile in un altro paese. Tuttavia, va ricordato che la patente di guida italiana è valida anche in tutta l’Unione Europea e in qualche altro Stato extra UE. Pertanto, coloro che decidono di guidare in uno Stato in cui la patente italiana non è valida, devono necessariamente richiedere un permesso di guida internazionale. Il secondo errore da non commettere è quello di non confondere le due patenti internazionali.

10 errori da non fare alla guida all'estero
Guidare all’estero – itinerari.it

Infatti, ce ne sono due: il modello Ginevra 1949 – che è valido un anno, e il modello Vienna 1968, valido per ben tre anni. In più, ci sono dei paesi come gli Stati Uniti, in cui si utilizza solo il modello Ginevra 1949. Un altro errore che si commette spesso è nell’assicurazione: all’interno degli Stati dell’Unione Europea basta avere un’assicurazione RC auto, ma fuori dalla UE tutto cambia. Infatti, per guidare all’estero bisogna avere la famosa Carta Verde, una specie di assicurazione internazionale. Tuttavia, si può capitare in un paese che rifiuta sia la RCA e sia la Carta Verde.

In questo caso si consiglia di stipulare un’assicurazione temporanea: solitamente ha la stessa durata del visto d’ingresso richiesto per entrare in uno Stato straniero. Un altro consiglio da seguire, soprattutto per i viaggi in Africa o in Asia, è quello di inserire il Carnet de Passage en Douane tra i vari documenti da portare insieme. In altre parole, sarebbe una sorta di certificato d’importazione temporanea. Il sesto errore che molti commettono all’estero, è quello di guidare un’auto che è stata prestata da un parente o da un amico. In realtà, si può fare, ma bisogna possedere una delega scritta dal proprietario dell’auto.

Nella lista degli errori da non commettere c’è anche quello inerente ai fari accesi dell’automobile. Come tutti sanno in Italia c’è l’obbligo di tenere i fari accesi persino di giorno, quindi il consiglio è di informarsi sulle regole in vigore negli altri paesi, per evitare pesanti multe. L’errore più importante da non commettere all’estero è quello di non adattarsi alla guida a sinistra. Ad esempio, guidare nel Regno Unito non è semplice, poiché occorre abituarsi al cambiamento quasi totale del modo di guidare.

Perciò, la prudenza deve essere massima, soprattutto durante le manovre. Un altro consiglio è quello di rispettare con la massima precisione i limiti della velocità, poiché in altri paesi le regole sono molto più severe rispetto all’Italia. Infine, l’ultimo errore da non commettere assolutamente è quello di guidare ubriachi. Anche in questo caso occorre informarsi molto bene sulle leggi e sui tassi alcolemici degli altri Stati.

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