Cosa vedere a Campo nell’Elba

Campo nell’elba è un comune sparso, in quanto costituito da diversi centri abitati, oggi frazioni comunali: il capoluogo è Marina di Campo. Nel territorio comunale sono compresi anche l’isola di Pianosa, l’isolotto della Scola e, dal 1927, lo Scoglio d’Africa. Nella parte più occidentale del comune si estende la Costa del Sole, che racchiude località fra le più rinomate e belle dell’isola.

Il paese si sviluppò nel corso del XIX secolo, come borgo dedicato alla pesca e all’agricoltura. Le sue origini sono però più antiche, risalenti al periodo romano. Nel Medioevo, le incursioni piratesche che colpirono l’isola, obbligarono gli abitanti a difendersi con la costruzione di torri, di cui rimane solo la Torre Pisana a Marina di Campo.

Il territorio vide la dominazione di Livorno, Pisa e Firenze dall’inizio del XVII secolo.

Il nucleo principale del comune è Marina di Campo, località di villeggiatura mondana e vicina alle spiagge cristalline più esclusive. La parte antica del paese conserva ancora le vecchie case dei pescatori e la suddetta torre circolare. Salendo verso il Monte Capanne si trovano i borghi di San Piero e Sant’Ilario, posti l’uno davanti dell’altro. Il primo è caratterizzato dalla pittoresca piazzetta con la chiesa di San Francesco e le strette viuzze. San Piero invece offre bellissimi panorami su Marina di Campo dalla Facciatoia, il belvedere del paese su cui si sorge la chiesa romanica di San Niccolò. Tra i due piccoli paesi, sulla strada che porta al Monte Perone, punto di partenza per molti sentieri adatti al trekking e bike, lungo i quali è possibile ammirare resti di insediamenti millenari e specie animali e vegetali endemiche, si incontra la Torre di San Giovanni, eretta nel settimo secolo su un precedente sito romano, e a poca distanza i resti dell’affascinante Chiesa romanico-pisana di San Giovanni, il più grande tempio primitivo edificato dal Cristianesimo nell’isola.

Nella parte più alta del comune si trovano la torre di San Giovanni, risalente all’XI secolo e la vicina chiesa romanica omonima. Testimonianze dei primi abitanti dell’isola sono invece i demoliti pastorali, detti caprili, costruzione che ricordano i nuraghi sardi.

Da visitare inoltre la chiesa di San Mamiliano, lungo la strada per Procchio e “La Nave”, un masso in granito di circa 4 metri di lunghezza dalla forma caratteristica posto nei pressi dell’abitato di Cavoli. Tutto il territorio era infatti interessato dall’estrazione di questo materiale in cave poco lontane.

Nel territorio di Campo nell’Elba è compreso anche il Monte Capanne, la vetta più alta dell’isola d’Elba e dell’intera provincia di Livorno che, con i suoi 1019 metri, è meta ideale di itinerari trekking ed offre una vista unica sulle isole dell’Arcipelago Toscano.

MARINA DI CAMPO

Il borgo ha iniziato a svilupparsi nel corso del XIX secolo, quando ormai erano definitivamente cessati i disordini pirateschi. Sul versante ovest della località sorge la Torre Cilindrica che, in passato, probabilmente durante la dominazione pisana, svolgeva un’importante funzione difensiva.

Marina di Campo è il centro principale del comune di Campo nell’Elba e la sua spiaggia, la più lunga dell’isola, è tra le più famose e popolate, in particolare nella stagione estiva. Questo tratto di costa è noto per essere il più soleggiato dell’Elba e per avere spiagge in sabbia fine.

L’attrezzato arenile lungo oltre un chilometro, la presenza di numerose strutture alberghiere di elevata qualità, fanno di questo paese dall’antica vocazione marinaresca uno dei maggiori centri del turismo dell’Isola d’Elba. Nonostante il grande sviluppo verso l’attività turistica, la tradizione per la pesca è ancora viva, reti e palamiti di ogni tipo riempiono le piccole e colorate barche di legno ormeggiate in porto.

Le baie più importanti sono, oltre a quella davanti al centro storico, quella di Cavoli e di Fetovaia, più piccole rispetto a quella di Marina di Campo, ma non per questo meno attraenti.

A Marina di Campo si trova inoltre l’Acquario dell’Elba. L’acquario dell’Elba oggi è sicuramente, sia per dimensioni che per la varietà di specie ospitate, fra i più completi acquari mediterranei. Su di una superficie interamente coperta di circa 1.000 metri quadrati, sono in funzione 60 vasche per oltre 150.000 litri d’acqua, che ne fanno la seconda struttura in Italia dopo l’Acquario di Genova. Attualmente sono ospitate circa 150 differenti specie di organismi marini mediterranei, alcune delle quali particolarmente rare o difficili da osservare in cattività. Fiore all’occhiello è la preziosa presenza fra i suoi ospiti di alcune lampughe, grossi pesci pelagici che, a quanto risulta, non sono osservabili in nessun altro acquario. Particolarmente numerosi sono i crostacei, presenti con una trentina di differenti specie, ed oltremodo curiosi sono alcuni molluschi, come la polpessa o il tritone.

SANT’ILARIO IN CAMPO

È adagiato su una collina dalla quale si può godere di una vista che si apre sul golfo di Marina di Campo e nelle giornate limpide anche sull’Isola di Montecristo. Alle spalle di Sant’Ilario si trova il Monte Perone, mentre su un altro colle non molto lontano si trova il vicino paese di San Piero.

Nonostante il trascorrere del tempo, il centro di Sant’Ilario conserva l’aspetto tipico del borgo medievale arroccato attorno alla chiesa, caratterizzato da scalinate piene di fiori e strette vie lastricate in granito dell’Elba proveniente dalle vicine cave di San Piero.

In granito è anche la piccola piazza che domina il paese, un piccolo gioiello racchiuso nella fortezza pisana dove ogni bambino ha passato i pomeriggi a giocare o a sentire le storie degli anziani. Nella piazza si trova la Chiesa parrocchiale di Sant’Ilario ricca di affreschi e che deriva dalla vecchia costruzione romanica fortificata. Integrata alle mura fortificate costruite dai pisani, offre molte testimonianze barocche: la facciata, l’altare della Madonna dei sette dolori e la cappella del Cuore di Maria, impreziosita con una statua lignea attribuita ad Antonio Rossi. La chiesa è impreziosita da un campanile a base pentagonale.

Caratteristica è anche la Piazza della Fonte dove, grazie al fresco di numerosi platani, nelle stagioni più assolate è sempre stata il punto di ritrovo dei paesani e di chi si reca alla fonte per attingere l’acqua freschissima proveniente dalle pendici del monte Perone.

Questo silenzioso borgo ha un fascino particolare capace di catturare i suoi ospiti tanto che durante il periodo estivo si popola di turisti affezionati che amano trascorrere qui le loro vacanze estive e per cui Sant’Ilario è divenuto quasi una seconda casa.

In questo piccolo paese non ci sono alberghi e hotel, ma è presente un ristorante, un bar, un alimentari con verdura e frutta fresca e un tabacchi.

SAN PIERO IN CAMPO

San Piero si trova su uno sperone granitico ai piedi del Monte Capanne. Da un’altezza di 227 metri domina la pianura di Campo nell’Elba e il suo meraviglioso golfo.

Secondo la tradizione, il primo nucleo di San Piero sorse sui resti di un tempio di età romana dedicato al dio Glauco che si trovava presso il belvedere naturale detto Facciatoja (piazzale Belvedere).

Nel cuore della fortezza pisana di Facciatoja è conservata la chiesa romanica di San Nicolò, realizzata secondo un rarissimo stile architettonico a due absidi e due navate replicato solo in altre tre chiese conosciute; anticamente dedicata ai santi Pietro e Paolo ha dato il nome al paese, in origine chiamato Sancto Petro de Campo. Sorta nell’VIII sec. sui resti del tempio dedicato al dio Glauco, venne ricostruita a cavallo tra il 1100 e il 1200. Nel Quattrocento venne annessa fra i due bastioni di una fortezza. Presenta un rivestimento a filari di granito tipico del romanico elbano e una serie di lesene. Unica nel suo genere, tra gli arredi interni sono da ricordare le pareti che conservano i resti di affreschi risalenti al 1400 e la pala con San Sebastiano e San Rocco, sull’altare maggiore, proveniente dalla bottega del Sodoma.

Lo sviluppo del paese, testimoniato dal crescere della periferia intorno al nucleo antico, ha lasciato inalterata la fisionomia del borgo a pianta quadrangolare con quattro porte, entro il cui perimetro si può camminare a piedi tra vicoli, viuzze, ripide scalinate in granito e terrazzi caratteristici di un’architettura medievale.

San Piero è considerato un vero museo mineralogico all’aperto, dall’importanza internazionale; questa zona è infatti ricca di filoni pegmatitici con tormaline (elbaiti), berilli e topazi. Degno di memoria è il mineralogista sanpierese Luigi Celleri (1828/1900) a cui è dedicato il Museo mineralogico e gemmologico di San Piero.

Rinomate in tutta l’isola sono anche le cave di granito di San Piero che, estratto fin dai tempi dei romani, è stato elemento caratterizzante della cultura degli abitanti dell’Elba sud occidentale e un’importante risorsa economica. Il granito elbano venne esportato ed utilizzato nei luoghi più importanti della storia. Testimonianze celebri: il granito delle colonne del Pantheon a Roma, così come quello delle colonne della chiesa di San Michele a Pisa.

Nei dintorni di San Piero è possibile rilevare ancora i segni di questo lavoro: oltre alle cave ancora attive restano le tracce di quelle che non lavorano più, inoltre molti sono i caprili e i rifugi un tempo meta dei pastori realizzati in granito che si trovano tra le suggestive vallate del Monte Capanne, raggiungibili dai molti sentieri che partono dal centro di San Piero.

San Piero è sede di veri e propri tesori d’arte cristiana. Lungo la strada che porta a Poggio si trova la più grande e bella chiesa romanica dell’Isola d’Elba quella di S. Giovanni, che fa coppia con la Torre, testimonianza del dominio pisano all’Isola d’Elba.

La Torre Pisana, edificata nel 1000 dalla Repubblica di Pisa allo scopo di difendere il suo presidio presente sull’isola d’Elba, era uno degli elementi che facevano parte del sistema di fortificazioni collegato a vista per facilitare la comunicazione di informazioni militari e difensive.

Anche la Pieve di San Giovanni in Campo ha origini molto antiche, in quanto citata nelle decime del 1298. Architettonicamente presenta un’unica navata impreziosita da un’abside semicircolare. Il campanile, a vela a una sola luce, è posto al vertice della facciata, al di sopra della finestra cruciforme.

A pochi chilometri da San Piero ci sono le più belle spiagge di sabbia dell’Isola: da Colle Palombaia a Cavoli, Seccheto, Fetovaia e Marina di Campo.

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