Luni, il borgo delle Cinque Terre perso nel verde

Acciambellato intorno alla sua chiesa come un serpente intorno suo uovo, su uno spuntone roccioso a ridosso delle Alpi Apuane, Luni scruta dall’alto della sua torre la profonda vallata del Madra e i resti dell’antica Luni.

Attraverso due porte, entrambe sormontate da archi a tutto sesto, si accede al borgo storico, risalente all’XI secolo. La struttura urbana è costituita da anelli concentrici dei quali quello più esterno funziona da cinta muraria. Da visitare è la Parrocchiale di San Lorenzo, consacrata nel 1651 ed edificata sui resti dell’antico castello, di cui rimane solo la torre “del Guinigi”, alta ben 33 metri, che oggi funge da campanile.

Prima di raggiungere Luni è obbligatoria una visita al cinquecentesco santuario della Madonna del Mirteto. Tra il verde delle fronde rigogliose risalta la facciata rinascimentale in marmo bianco, ornata anche da alcune epigrafi provenienti da Luni.

A poca distanza da Ortonovo, sulla sommità di un colle, in splendida posizione panoramica, si trova l’antico borgo di Nicola, pressoché intatto.

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